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(lunedì 25 agosto 2014)
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Affetto
SI è SPENTA LA PICCOLA VEGGENTE "DELLE GHIAIE"
15:20 del 15-08-2014
Nei paesi così detti dell'isola, la fama della piccola Adelaide non si è mai spenta, Ora a distanza di anni, è morta. Mi sono interessata di questa storia, per certi versi strana, qualche anno fa, quando uno dei miei gemelli, ha contratto il morbo di Barrè, si era paralizzato dalla vita in giù, Lui prima di ammalarsi, passava giornalmente davanti alla Madonna delle ghiaie, per recarsi al lavoro e si fermava sempre un attimo davanti al cancello della chiesetta, l'aveva promesso a mia madre, per un veloce saluto. Mi disse allora dopo la guarigione: mamma, non immagini la paura di morire che ho avuto, pensavo al mio bambino, a mia moglie, ero disperato e mi veniva in mente sempre l'immagine di quella Madonna dietro i cancelli, alle Ghiaie, sono certo che lei mi ha voluto aiutare, non la ringrazierò mai abbastanza. Dietro questa dolorosa esperienza, mi sono documentata e sono venuta a conoscenza anche della vita della piccola Adelaide Roncalli, che ora da morta, tornerà a casa sua, a Ghiaie di Bonate. Il feretro della veggente bergamasca, che nel 1944 portò a Bergamo migliaia di persone grazie alle sue miracolose visioni, lunedì pomeriggio sarà portato ed esposto nella cappelletta della Madonna di Lourdes, nei pressi dell'oratorio del paese. Per volere della donna, che per anni ha scelto di vivere nel più stretto riserbo nel Milanese, i funerali saranno celebrati proprio nel paese della sua infanzia.
Nel maggio del 1944 Adelaide Roncalli fu l'ultima testimone diretta della cosiddetta "Fatima d'Italia", la veggente di quelle apparizioni di Ghiaie di Bonate che per tantissimo tempo hanno fatto discutere e che oggi, a distanza di settant'anni, non sono ancora state riconosciute dalla Chiesa nonostante i credenti di tutto il mondo arrivino nell'Isola Bergamasca per pregare la Regina della Famiglia. Il popolo dei fedeli, infatti, non ha mai dato credito alle innumerevoli opposizioni della Curia di Bergamo che, con la figura del misterioso inquisitore don Luigi Cortesi, un brillante filosofo del Seminario cittadino, ha provato in tutti i modi a nascondere e far tacere i fatti, anche utilizzando metodi discutibili.
Se cliccando nome e cognome di questa piccola grande donna, leggetela se vi fa piacere, una bimba tenerissima buona che ha sofferto tutta la vita.